Pasqua, festa della vita nuova !

di Don Michele Coppa 

 

In primavera c’è la Pasqua della natura. Basta guardarsi attorno ed è tutto un fiorire di alberi, di prati che si vestono di verde impreziosito da fiori di vari colori. Gli alberi esprimono con la loro fioritura il senso ed il valore della loro unicità: non ce n’è uno uguale all’altro, ma ognuno, per la sua parte, completa l’armonia di vari colori e profumi. Perfino i ruscelli e le varie specie di animali esprimono, ognuno col proprio linguaggio, la festa della vita. E’ Pasqua per tutto il mondo animale, vegetale e minerale! Il sole albeggia e tramonta irradiando la terra ed il cielo con sfumature diverse, dall’aurora all’alba, alla luce piena del giorno al tramonto ed al crepuscolo. E ogni giorno, se lo osservi bene, regala uno spettacolo diverso agli appassionati del suo splendore. E che dire del cielo stellato, della luna piena di primavera, della stella del mattino e dell’azzurro notturno del cielo diverso nelle varie fasi della notte, dal tramonto all’alba? In primavera c’è la Pasqua ebraica e quella cristiana! Sono il memoriale di due fatti che hanno inciso nella storia: il primo è la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù in Egitto, il cammino nel deserto e il raggiungimento della Terra Promessa; il secondo è la morte e risurrezione di Gesù. Un fatto quest’ultimo che impegna la mente ed il cuore di ogni uomo! Possibile che un uomo sia morto e poi sia risorto al terzo giorno? E’ questione di fede! Non è un dato verificabile. Ti fidi della Parola di Dio! Ti fidi di Gesù stesso, ti fidi degli Apostoli che ne sono stati testimoni ed hanno annunciato a tutti questa kerigma: Gesù, il Figlio di Dio fatto carne, è morto sulla croce a Gerusalemme; il terzo giorno il Padre lo ha fatto risorgere ed ora continua a vivere in noi e in mezzo a noi: “dove sono due o più persone riunite nel mio nome, Io sono in mezzo a loro”. Da questo fatto deriva la terza Pasqua, quella degli uomini, di coloro che credono “nella più grande storia mai raccontata”. Credere in Gesù “morto e risorto” significa fare della propria vita una storia di passaggio (Pasqua) quotidiana dalla morte alla vita. Ti domando quindi: in questa Pasqua 2024 chi deve risorgere? Gesù? Ma Lui è già risorto! E allora chi? Io, tu, le persone che credono? Certamente! Gesù risorto si è fatto vedere e continua ad agire nella storia in coloro che lo amano e lo rendono visibile nel pensiero, nelle parole e nei fatti. E’ germe di vita nuova in loro! Allora in questa Pasqua 2024 sono io, sei tu, siamo noi tutti che dobbiamo risorgere. Con le nostre forze, da soli, non è possibile! E’ fondamentale fare entrare Lui, Gesù il risorto in noi, e lasciarci trasformare a tal punto da “pensare come Lui, parlare come Lui ed agire come Lui”. Che cosa succederà se questo avviene in noi? A nostra volta saremo semi di risurrezione nelle nostre case, nel lavoro, nella scuola, nel nostro rione, nella nostra città. Ognuno di noi sarà come aurora e alba di un nuovo giorno, di una nuova civiltà, di una nuova vita sbocciata grazie a quell’impossibile realtà che è la Risurrezione di Gesù avvenuta oltre duemila anni fa e che continua oggi in noi! Dio aspetta la nostra risurrezione, il mondo aspetta la nostra vita rinnovata! Forse l’unico a non crederla possibile in te sei proprio tu. Convertiti!

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