La storia del presepe perenne di Betlemme

 di Don Michele Coppa, parroco della Chiesa Immacolata Concezione di Diamante 

 

Natale 2023

Dal Vangelo secondo Luca 2, 1-14

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro nonc’era posto nell’alloggio.

 

Riflessione

La storia del presepe perenne di Betlemme.

 

È la storia di un essenziale che accoglie Dio che si fa piccolo. È il presepe di Betlemme. Non manca nulla. C’è il silenzio della notte e il cielo con le stelle, delle quali una è speciale… la Cometa. C’è un pezzo di storia fatta di gente che è lì per il censimento. C’è una stalla con una mangiatoia. Ci sono degli animali, l’asino ed il bue, e le pecore dei pastori. È un pezzo di creato bello che accoglie ed entra in relazione con persone, umili ed essenziali come Giuseppe e Maria, coppia in viaggio ed in attesa del mistero in cui hanno creduto. E poi pastori svegliati e avvisati da angeli che annunciano la nascita di un bambino. Dove? Proprio lì a Betlemme, in una mangiatoia. È tutto un essenziale che diventa armonia tra cielo e terra, tra angeli, pastori e Maria e Giuseppe….e se volete, anche noi lì, cercatori di Luce, di pace e d’infinito. In nome di chi o di che cosa? Gli occhi sono tutti su un bambino che nasce ed è avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia. È un bambino da “mangiare”, con gli occhi, col cuore, con la mente, perché continui ad essere presente nella storia di oggi. In Lui si concretizza un progetto di amore tra Dio e l’umanità, tra Dio ed il creato. La bellezza del presepe sta in quella magia di ogni cosa, di ogni animale ed ogni persona al suo posto. Ognuno secondo la sua natura, senza confusione alcuna. Tu<o in armonia! È Dio che ha fa<o un viaggio dall’Infinito al finito ed entra nel viaggio di Giuseppe e Maria, nel viaggio dei pastori, in quello dei Magi e nel nostro viaggio nella vita, nel viaggio del creato. Non c’è niente di statico. È tutto un movimento di armonia. Persino gli animali partecipano al gioco dell’amore di Dio. E stanno al loro posto come le stelle, come la stalla…senza pretendere di essere altro di quello che sono.

Quel bambino ci guarda e ci dice: “Non dimenticate quello che siete persone fatte ad “immagine e somiglianza di Dio”, anzi…di più…siete figli di Dio!

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