Il discorso di insediamento del Sindaco, Sen. Ernesto Magorno
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Discorso di insediamento del Sindaco
Sen. Ernesto Magorno
Delegazione Municipale di Cirella, 27 Luglio 2019
Signor Presidente, Signore e Signori Consiglieri, Concittadine e Concittadini,
è per me un privilegio ricoprire per la terza volta il ruolo di Sindaco della Città di Diamante, è un onore indossare la fascia tricolore che mi impegno a portare con alto senso del dovere e nello stesso tempo con grandissima umiltà e i cui colori, simbolo della libertà e dell’unità di un popolo, brillano con orgoglio nella nostra Bandiera Nazionale che ora, mentre vi sto parlando, sventola sul pennone della “Torre del Semaforo” quasi a voler racchiudere in un abbraccio senza limiti né confini l’intero territorio comunale.
Mai come in questo momento, sento forte la responsabilità del compito che mi è stato affidato, perché sono pienamente consapevole e lo terrò sempre presente che ad occupare questa carica non dovevo essere io ma un grande uomo e politico, il compianto Ernesto Caselli, che meglio di me avrebbe indossato la fascia da sindaco ma che da lassù guiderà i nostri passi e il nostro amministrare. A lui vogliamo dedicare questo primo Consiglio Comunale e per lui chiediamo un minuto di raccoglimento.Rivolgo, ora, il mio saluto all’intero consiglio, a chi per la prima volta vive questa esperienza, ai consiglieri di minoranza, fiducioso che sapranno svolgere il compito, loro affidato, di controllare e vigilare il nostro operato, con spirito di collaborazione e di confronto costruttivo, facendo delle diversità di pensiero non un motivo di disaccordo bensì un valore aggiunto da mettere al servizio della collettività per disegnare, anche da posizioni differenti, un percorso comune di sviluppo e di crescita per il paese.
Perché è proprio dalla dialettica tra idee e programmi che trae nutrimento la democrazia, maturano le società e si consolidano le comunità.
Con immensa gratitudine, saluto la mia città, le donne, gli uomini, i bambini, i giovani e gli anziani che qui vivono e raccontano la storia di un popolo pieno di valori, generoso, accogliente e ospitale ma che deve riscoprirsi sempre più comunità unita.
Una comunità che superi il localismo, vada oltre i riduttivi confini territoriali e mentali per crescere nella concorde volontà del bene comune e dove il dovere civico sia patrimonio di ogni cittadino che ama il proprio paese.
Ed è appunto per rafforzare il senso di appartenenza a un unico territorio che ho voluto iniziare la nuova consiliatura a Cirella, fiore all’occhiello di Diamante, luogo pieno di storia e poesia, dove si respira l’anima di un’antica civiltà, intrisa di archeologia, arte, cultura e tradizione.
Per quanto mi riguarda, io dall’8 luglio ho finito di essere il candidato Sindaco della lista “Uniti per Te” per diventare il Sindaco di ogni cittadino di Diamante e la mia stanza, come è sempre stato, si è trasformata nell’agorà dove chiunque, senza distinzione alcuna, viene accolto, ascoltato, aiutato.
Passato il periodo del confronto elettorale e delle contrapposizioni, anche aspre, dobbiamo lavorare tutti insieme: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio, l’intera classe politica, per pacificare il paese.
Ci siamo insediati da poco più di due settimane con l’obiettivo di migliorare la nostra città, una città da ricostruire non solo materialmente, ma anche dal punto di vista delle relazioni umane.
E, il nostro primo dovere è, appunto, dare valore a ciò che unisce.
Il nostro popolo deve essere coeso per affrontare le sfide che lo attendono, e dobbiamo essere noi per primi a compiere tutti gli sforzi necessari per trovare una sintesi sulle questioni importanti che riguardano la nostra comunità come quella del Porto su cui chiedo l’unità dell’intero paese ma di questo parleremo nei prossimi giorni.
Come ho sempre fatto, governerò, non “contro”, ma con i cittadini e per i cittadini. Intendo dialogare con tutte le categorie e trovare insieme soluzioni comuni e condivise.
Fin dall’inizio ho guardato al Comune come a una “grande famiglia”, la mia famiglia, cercando di essere quel punto di riferimento tangibile, in grado di venire incontro alle esigenze di tutti.
Da sempre considero la politica non è “un’avventura personale, ma un meraviglioso viaggio collettivo”, convinto che ogni città si costruisce con tutti coloro che la abitano, incoraggiandoli all’unità e non gli uni contro gli altri.
Il futuro ci chiede che tutte le energie migliori di questa città lavorino insieme attorno ad un progetto comune.
Pertanto, guardo con responsabilità, ma anche con serenità e fiducia, al tempo che si apre davanti a noi, alle sfide che ci aspettano, consapevole della forza delle nostre idee, della voglia di cambiamento e della capacità che tutti insieme possiamo e dobbiamo mettere in campo per risanare questa città meravigliosa ma sofferente.
Questo vuole essere anche l’augurio e l’invito che la maggioranza porta ai colleghi della minoranza, per il superamento di barriere e difficoltà nel segno del cambiamento dei rapporti, nella ricerca di una maturità che ci compete e che vogliamo affermare. L’invito ad una riflessione per condividere un sistema amministrativo di collaborazione nell’interesse del paese e dei suoi abitanti.Diamante è di tutti noi e, uniti, possiamo dare un contributo utile alla crescita dell’intera comunità.
C’è bisogno, soprattutto, di un confronto continuo e costante con i cittadini. Un buon governo, una buona politica, deve uscire dal chiuso per aprirsi al territorio, deve guardare al futuro della città, deve misurarsi con i problemi dei cittadini, ridando centralità al paese, alla persona umana, con i suoi diritti e la sua dignità.
E ciò significa stare dalla parte dei giovani, dalla parte delle famiglie, dalla parte della fragilità degli anziani, suscitando ragionevoli speranze per chi è più debole, per chi cerca lavoro, per chi ha bisogno di assistenza. Significa farci garanti di una giustizia sociale che miri a realizzare quanto è necessario per il bene del nostro paese, dei nostri concittadini, dei giovani, dei più disagiati, degli ultimi, delle tante famiglie che vivono, con discrezione e dignità, vecchie e nuove povertà, che purtroppo vanno aumentando. Significa rendere il nostro paese sempre più vivibile e fruibile a tutti, più pulito e decoroso così come stiamo già facendo in questi giorni restituendo un’immagine dignitosa alla nostra città.
Significa recuperare un contesto sociale ed economico che consenta di esaltare le professionalità, la creatività, i saperi, i talenti che la popolazione locale è in grado di esprimere.
Significa promozione del territorio, dell’incanto, della suggestione, delle meraviglie che la natura ci ha regalato, delle eccellenze di cui è ricca la nostra città, dalla storia, all’archeologia, all’arte, alle tradizioni e all’enogastronomia.
Significa voglia ed energia di investire nella cultura intesa come valorizzazione della nostra identità e della nostra storia, come letteratura, teatro, cinema, ricerca scientifica, ma anche come “produzione” di arte, di cui un esempio sono i tantissimi murales che colorano Diamante.
E, apro una parentesi giusto per dire che saranno ripristinati sia il Murales di Piazza Municipio che quello dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
È anche in fase di definizione il calendario delle iniziative culturali da offrire ai turisti, che conta già la presenza di noti giornalisti e scrittori come Pino Aprile, Pino Scaccia, Maria Rita Parsi e di importanti personaggi dello spettacolo tra cui spicca il nome di Renzo Arbore .
Ho sempre sostenuto, inoltre, che territorio e istituzioni, devono essere intese in un unicum inscindibile, in grado di operare insieme per la crescita della nostra città e la Scuola è uno dei luoghi importanti e indispensabili per la crescita umana, culturale e sociale dei giovani, per far maturare in modo armonioso e integrale la loro identità morale e civile.
È qui che si assaporano il gusto della conoscenza e il bello dell’essere comunità.
È qui che si comprende maggiormente di avere diritti e doveri, che si impara a rispettare la libertà degli altri, a accogliere la diversità come ricchezza, a convivere pacificamente fra etnie, lingue, religioni e culture differenti.
Perciò, sarà alta l’attenzione verso il mondo della scuola istaurando una costante collaborazione con gli istituti cittadini, proprio perché le nuove generazioni rappresentano il propulsore, l’anima e l’essenza più vitale del nostro paese.
Inizierò con il proporre di nuovo la “Giornata dei ragazzi con il Sindaco” nell’intento appunto di avvicinare gli studenti alle istituzioni e di accompagnarli nella ricerca di nuovi stili di vita, attraverso l’educazione al rispetto delle regole e dei principi fondamentali che regolano il vivere civile e democratico.
Per una comunità che intende investire nel futuro e nei cittadini di domani, la Scuola diventa elemento fondamentale per combattere ogni forma di violenza, di devianza e di illegalità.
A riguardo, anche nel nostro piccolo paese, fra gli adolescenti e i giovani sono sempre più diffusi fenomeni di devianza quali la dipendenza da droga o alcol.
Il principale obiettivo è la prevenzione, che si realizza accompagnando i giovani nella ricerca di nuovi stili di vita, interagendo con la scuola e la famiglia, ma anche assicurando la presenza delle Istituzioni in tutti gli altri contesti in cui i giovani vivono la loro quotidianità diventando spesso inconsapevoli e fragili prede.
Per questo penso alla costituzione di un comitato permanente per la lotta e la prevenzione dell’uso di droghe e alcol.
Chiederò di farne parte ai sacerdoti, alle associazioni e alle Forze dell’ordine.
Ritengo indispensabile che le istituzioni siano particolarmente sensibili al problema della sicurezza sociale e che si lavori in sinergia per promuovere il benessere, il protagonismo sociale e la cittadinanza attiva dei nostri giovani in contrasto alle varie forme di marginalità e di malessere sociale.
Inoltre, la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini in genere, rappresenta un punto fondamentale nella qualità della vita di una cittadina, come Diamante, a forte vocazione turistica, che registra nella stagione estiva un numero elevato di presenze e, quindi, un notevole incremento della popolazione, con tutte le gravi conseguenze che ciò può comportare.
E su questo ci impegniamo fin d’ora, assicurando la nostra presenza sul territorio, operando in maniera trasparente e all’insegna dell’osservanza di regole uguali e certe per tutti.
Il cittadino ha bisogno di non sentirsi solo, ha bisogno di sentire che lo Stato c’è. C’è per far rispettare le regole, per far chiudere la musica negli orari previsti dai nostri regolamenti o dalle nostre ordinanze , per non consentire di somministrare alcoolici ai minorenni, per far rispettare l’occupazione del suolo pubblico così come gli orari e le modalità di conferimento dei rifiuti.
Allo stesso tempo chiedo la vostra collaborazione nel rispettare le norme più elementari della democrazia e della convivenza pacifica e civile.
Con umiltà e realismo so che molte sono le criticità che ci attendono e tante non sono di facile e rapida soluzione.
Nell’immediato stiamo cercando di rendere presentabile la nostra città, di organizzare la macchina comunale e di affrontare le prime emergenze.
E mi si permetta di ringraziare tutto il personale del Comune, i responsabili degli uffici, per il sostegno e la professionalità che stanno dimostrando e per l’apporto che certamente continueranno a dare con assiduità , correttezza e competenza nella gestione amministrativa. Il buon funzionamento della macchina comunale si basa, principalmente, proprio sulla sinergia e sul rapporto di fiducia che deve esistere tra dipendenti e amministratori.
L’impegno non mi spaventa, è un dovere che sento e che mi incita ad andare avanti.
Certamente, quello del Sindaco è un lavoro faticoso, veramente difficile, però quando sono nell’Aula del Senato, sento dentro di me la gioia di rappresentare la mia comunità, la mia gente, la mia città. Sono stanco ma felice e fiero di essere ancora una volta, il Sindaco di Diamante, di Cirella e delle Contrade.
La politica è conquista, è passione, è sudare per essere sempre pronti a rimettersi in gioco, in tre parole “politica è fare” come diceva De Gasperi. Ma non basta solo “fare”. Intanto occorre “fare bene” e io farò del mio meglio perché la Città di Diamante torni ad essere pilota dello sviluppo di tutto il territorio dell’Alto Tirreno.
Con emozione e orgoglio, ho pronunciato il giuramento di rito impegnandomi solennemente a rispettare la nostra Costituzione, il documento fondamentale delle nostre libertà, dei nostri diritti e dei nostri doveri, conquistato a caro prezzo e che deve essere difeso quotidianamente.
Giurare fedeltà alla Costituzione, questa sera è stata l’occasione propizia per tornare a dirci che la Costituzione è la nostra bussola e che bisogna ispirarsi al modo con cui i padri costituenti la scrissero: superando, nella dialettica e nel confronto, i particolarismi e le tentazioni di divisione.
E, farlo qui a Cirella è la dimostrazione che l’unità può essere possibile anche nella vita quotidiana del nostro Comune.
A voi tutti, e soprattutto ai giovani, facendo mie le parole di Giorgio La Pira, voglio dire “Amate la vostra città, amatela come si ama la casa comune destinata a noi e ai nostri figli. Fate che il volto di questa vostra città sia sempre sereno e pulito. Sentitevi, attraverso di essa, membri di una stessa famiglia. Non vi siano fra voi divisioni. Ma la pace, l’amicizia, la cristiana fraternità, i valori religiosi e civili , fioriscano in questa città vostra.”
E in questo lasciamoci prendere per mano dalla Madonna, Madre tenera e premurosa, venerata e festeggiata con diversi titoli, la Vergine Incoronata a Diamante, la Madonna Dei Fiori , qui a Cirella. Lei ci tiene insieme, Diamante, Cirella e le Contrade, fa da collante, ci richiama alle ragioni e ai sentimenti che uniscono proponendo il valore del sentirsi parte integrante di un unico territorio e di un unico popolo, perché insieme possiamo scoprire la bellezza di donare le nostre forze per il bene di tutti e di ciascuno.