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I PIATTI DELLA TRADIZIONE: CHINOLE E CANNARICOLI
La Ricetta
Per l’interno: sciogliere in una pentola cioccolata fondente ( 500 gr), castagne precedentemente ammollate nell’acqua e passate, uva passa o marmellata d’uva, confetti tritati, 3 tazzine di caffè, 1 bicchiere di Strega, cacao in polvere se l’impasto è troppo molle. Cuocere tutto a bagno maria.
PER L’IMPASTO: per 1 chilo di farina, mettere a bollire in una pentola 2 bicchieri di vino Moscato ed 1 bicchiere di olio di oliva, la buccia di un mandarino, una stecca di cannella e chiodi di garofano. Lasciar bollire per 5 minuti circa. Nel frattempo setacciare la farina, creare la fontanella al centro e versare il liquido ancora caldo utilizzando un colino per filtrarlo e facendo attenzione a non bruciarsi le mani, e impastare il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Lavorarne un po’ per volta, conservando il rimanente in un canovaccio di cotone (l’impasto deve essere mantenuto al caldo e umido, per evitare che secchi). Lavorare con il mattarello ottenendo una sfoglia sottile, creare dei cerchi utilizzando un piattino da caffè per la forma, farcire con un cucchiaino di ripieno, richiudere a mezza luna, sigillando bene i bordi, premendo con le dita e pizzicandoi bordi per creare dei riccioli. Friggere in abbondante olio caldo. Tolte dal fuoco adagiarle su carta assorbente.
Per i CANNARICOLI, utilizzare la stessa ricetta dell’ impasto delle CHINOLE, lavorarlo come a voler formare degli gnocchi, scavarli con le dita o con una forchetta o con l’apposita tavoletta di legno e friggerli in abbondante olio caldo. Dopo che CHINOLE E CANNARICOLI sono ben freddi vanno ammielati, cioè passati in una padella dove è stato sciolto del miele di fichi (volendo si può aggiungere anche del miele d’api). Portare a bollore mescolando per bene, e passarci un po’ per volta CHINOLE e CANNARICOLI. Una volta che sono ben intinti nel miele toglierli dal fuoco e metterli in un contenitore. Si possono spolverare con cannella, zucchero di canna, o zuccherini colorati.
Ricetta di Orsola Silvestri