La serata finale di Mediterraneo Festival Corto incorona ‘Free Fall’ come Miglior Film. Spazio anche ai Diritti Umani con il patrocinio di Amnesty International Italia
La serata finale del Mediterraneo Festival Corto incorona il Miglior Film di questa dodicesima edizione caratterizzata da una altissima qualità degli oltre trecento film che hanno partecipato al bando. È il giornalista Giuseppe Gallelli, volto storico dell’ultima serata di Festival, a condurre con maestria e ironia.
Il Mediterraneo Festival Corto, lo ricordiamo, è un evento finanziato dalla Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022 e vede il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Diamante.
L’apertura è affidata ai saluti istituzionali portati dal vicesindaco della città di Diamante, Giuseppe Pascale che ha voluto rimarcare il prestigio che questa manifestazione ha conquistato col passare delle edizioni fino a diventare una kermesse di grande spessore culturale. Kermesse che fanno bene alla città e pertanto devono essere, dalla città, sostenute con vigore.
Si entra subito nel vivo con la prima premiazione per il Miglior Film sezione Scuola di Cinematografia: “Lui” regia di Federico Mottica. Un viaggio alla scoperta della propria identità sullo sfondo dei Mondiali di calcio 2006. L’attrice Annalisà Insardà, cittadina onoraria della città di Diamante e grande amica del Mediterraneo Festival Corto, premia il film con un quadretto raffigurante uno degli innumerevoli murales di Diamante. Il regista, impegnato sul set, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento.
È stata poi la volta del Premio Stampa assegnato dalla testata Matchnews al film “Diritto di Voto” per la regia di Gianluca Zonta. In un prossimo futuro, gli androidi saranno integrati nella società mentre si apre il dibattito se concedergli o meno il diritto di voto. Il premio è stato consegnato dal direttore della testata Antonio Bartalotta nelle mani del regista e del produttore Sergey Averin della Averin SRL.
Un momento particolarmente toccante nonché di profonda riflessione si è avuto con la proiezione del Miglior Film sezione Diritti Umani, “Venti Minuti” regia di Daniele Esposito. 16 ottobre 1943, a Roma Lea ed Enzo sono svegliati da un bussare incalzante alla porta: un soldato nazista dà loro 20 minuti per raccogliere le proprie cose e seguirlo. I due dovranno quindi prendere la decisione più importante e difficile della loro vita. In sottofondo, il rastrellamento del Ghetto Ebraico di Roma che ebbe solo sedici sopravvissuti. Il regista presente in sala insieme alla co-autrice Annabella Aurora Calabrese ha raccontato di come il film sia liberamente ispirato alla vera storia del bambino salvato dalla madre che si rifugiò sui tram e scampò al rastrellamento grazie all’aiuto dei tramvieri romani.
È stata una grande amica del Mediterraneo Festival Corto a premiare il film, Isabel Russinova testimonial ufficiale di Amnesty International Italia nonché promotrice dei diritti umani anche attraverso il Festival T.E.H.R. organizzato insieme a Rodolfo Martinelli Carraresi.
Si continua a parlare di Diritti Umani nel prosieguo della serata con Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia che, dialogando con il giornalista Giuseppe Gallelli, ha ricordato i progetti che, a livello internazionale,
Amnesty porta avanti a tutela delle fasce più fragili e deboli delle popolazioni di tutto il mondo focalizzandosi sul lavoro del coordinamento donne di Amnesty International Italia in merito alla legge sul consenso.
Altro premio attesissimo quello per la Miglior Interpretazione assegnato dalla giuria di sezione all’attore inglese David Bradley protagonista unico del film Roy diretto da Anthony Eve. Delicata storia sulla solitudine che lancia barlumi di speranza in modi inaspettati. È stata la Testimonial del Festival Eleonora Ivone a premiare con un’opera originale dell’artista Domenico Cialone.
La serata termina con l’incoronazione del Miglior Film: “Free Fall” per la regia di Emmanuel Tenenbaum, il quale, impegnato in Corea, ha inviato un videomessaggio di ringraziamento. L’11 settembre 2001, il giovane trader londinese Tom inizia a sospettare che le immagini che sta vedendo in tv non siano solo un incidente. Nell’apice del trionfo professionale si scontrerà con una dolorosa realtà. L’attrice Iaia Forte, Presidente di Giuria, insieme al Direttore Artistico Francesco Presta e al Direttore Tecnico Ferdinando Romito, ha mostrato il premio realizzato dall’artista Franco Salemme.
I due direttori le hanno poi consegnato la tessera di Socia Onoraria del Cinecircolo Maurizio Grande.
In conclusione il giornalista Giuseppe Gallelli ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti, gli ospiti e quanti hanno collaborato per la realizzazione del Festival. Un tenero ringraziamento anche alla giovane cineasta Maria Grazia Belmonte che si è prestata come collaboratrice di palco con gli auguri per la sua carriera futura.
La serata è stata seguita in diretta televisiva dall’emittente TeleDiamante; in diretta radiofonica dall’emitette Radio Digiesse entrambi media partner dell’evento insieme a Matchnews e White Radio. Le fotografie ufficiali sono realizzate da Katia Grosso.