Cappelle

di Marianna Presta 

Nel silenzio delle case affiorano più forti i ricordi del passato, ormai cancellati dal tempo e dalla scomparsa di chi li ha vissuti, ma ora non c’è più. Sono i ricordi delle cappelle che nei mesi di maggio e giugno si allestivano nei rioni del paese, in onore della Madonna e del Cuore di Gesù Erano allestite con amore e devozione con coperte di damasco, veli da sposa, fiori e candele, a maggio le rose, a giugno i gigli. Al Vespro nel paese si fermava tutto e il popolo dei fedeli si raccoglieva intorno alle cappelle e si elevavano al cielo canti e preghiere. E anche sul lungomare, nei cortili della casa delle suore, si riunivano i fedeli per la recita del rosario. Ora tutto questo non c’è più e a nessuno verrebbe più in mente di allestire cappelle come nei lontani anni ‘40 e ‘50. È un passato del quale è rimasto solo un ricordo in pochissimi e che, come me, lo raccontano per non farlo ingoiare dall’oblio del tempo e dalla scomparsa di uomini che sono passati e non ci sono più.

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