L’On. Emanuele Fiano dialogherà con gli studenti sui temi del libro “Il Profumo di mio Padre. L’eredità di un figlio della Shoah”

Si terrà oggi, venerdì 28 maggio, a partire dalle ore 10,00, l’incontro che  vedrà l’On. Emanuele Fiano dialogare, in videoconferenza  con gli studenti  dell’Istituto Comprensivo   e dell’IISS di Diamante sui temi del suo libro “Il Profumo di mio Padre. L’eredità di un figlio della Shoah”. Si tratta di un’iniziativa che l’Amministrazione Comunale realizzerà in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, l’IISS di Diamante e l’ANPI della Provincia di Cosenza.  Nel corso dell’evento interverranno il Sindaco di Diamante, il Sen. Ernesto Magorno, la presidente dell’ANPI della Provincia di Cosenza,  Alessandra Carelli; il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Prof.ssa, Maria Cristina Rippa, il Dirigente dell’IISS, Prof.ssa Patrizia D’Amico.  Concluderà l’On. Emanuele Fiano, autore del libro. A coordinare i lavori saranno il giornalista Giuseppe Gallelli e il docente Danilo Siragusa.  Come detto, gli studenti dei due Istituti porranno le loro domande e dialogheranno con l’autore del libro e gli altri ospiti. Quella contenuta nel libro dell’On.  Fiano è un’ importante testimonianza che è quanto mai necessario condividere soprattutto con  gli studenti, affinché conoscano il percorso umano di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore dei campi di sterminio e ne è stato segnato per sempre.  Nel libro “Il profumo di mio padre”, Fiano parla della   figura del padre Nedo, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz,  dove però perse i genitori. L’opera vede la prefazione di Liliana Segre ed è così presentata nelle note dell’editore Piemme. ”La storia della sua famiglia è segnata dalla tragedia degli scomparsi e dal dolore e dal ricordo dei vivi. Tra Nedo, il padre sopravvissuto ai campi di concentramento, ed Emanuele, il figlio “politico”, viene alla luce un rapporto fatto di silenzi, odori e mistero, tenerezze reciproche e scoperte rivelatorie. “Il profumo di mio padre” è il tentativo di un passaggio di consegne di una memoria preziosa e indimenticabile e una riflessione attualissima sul male e sugli orrori del passato; e, allo stesso tempo, un esempio di come si possa trasformare la catastrofe in un messaggio straordinariamente educativo per le generazioni future, come è accaduto con i libri di Liliana Segre e Primo Levi”.

 

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