I bambini, la speranza per tornare a “rivedere le stelle”

Di Mariella Perrone 

“Speranza e futuro”. Quando il direttore de Il Diamante, l’amico e collega Pippo Gallelli, mi ha chiesto un pezzo per il mensile da lui guidato, mi ha dato queste due parole come filo conduttore per il mio articolo. Ammetto che è una bella sfida visto il momento estremamente difficile che stiamo vivendo, e speranza e futuro sembrano un lontano raggio di sole…però poi guardo i miei bambini, di cinque e due anni e mezzo e allora l’ispirazione arriva. Sono soprattutto loro che in questo momento stanno subendo grandi prove: non è facile stare in casa tutto il giorno, sentono la mancanza dei nonni che non vedono da due mesi, sono senza il contatto con gli altri bambini e soprattutto con la mancanza degli spazi aperti e del movimento tanto importanti per loro. C’è la didattica a distanza e a tal proposito personalmente voglio fare un grande plauso alla maestra Milena Biondi, della “Scuola dell’Infanzia Immacolata Concezione di Diamante”, che quotidianamente invia dei video con delle lezioni per i suoi alunni: c’è la canzoncina da imparare, il disegno, le schede da colorare e tanti allegri tutorial per piccoli lavoretti; un modo per non spezzare quell’importante legame con la scuola e con la “normalità”. Come genitori, siamo stati chiamati a spiegare, seppur con un linguaggio semplice e adatto alla loro tenera età, cosa significa tutto questo e non è facile perché i bambini nella loro semplicità, alle volte ci fanno domande alle quali non sappiamo rispondere o non è facile trovare le parole giuste per farlo: da un lato vogliamo rispondere per renderli consapevoli ma dall’altro non vogliamo neanche caricarli di un peso troppo gravoso.  Eppure, ricollegandomi al tema di queste righe, quando si parla di bambini non si può non pensare alla speranza e al futuro. Sono loro la nostra speranza, sono loro il nostro futuro, soprattutto in momenti come questo. Sono convinta che i nostri bambini, che stanno affrontando queste prove, saranno degli adulti migliori: stanno sostenendo dei grossi sacrifici e forse ci eravamo dimenticati cosa significa questa parola che ha forgiato il carattere dei i nostri nonni e dei nostri genitori. Per loro dobbiamo credere nel futuro, dobbiamo contrastare quello “stato di miseria”, status miseriae come lo definiva il sommo poeta Dante, con cui noi esseri umani, con le nostre debolezze, dobbiamo fare i conti, soprattutto in un momento drammatico come questo. Come Dante, che ci aspetta sempre nel futuro, dobbiamo guardare con i nostri figli a quella speranza per tornare a “rivedere le stelle”.

La foto in evidenza è del murale di  Youssef Alemam fotografato da Mariella Perrone

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